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L'educazione del bambino

Ultimo Aggiornamento: 10/11/2008 17:23
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Post: 1.201
Età: 37
Sesso: Femminile
06/11/2008 16:00
 
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Emilio o dell'educazione (titolo originale Émile ou de l'éducation) è uno scritto di Jean-Jacques Rousseau del 1762.

Si tratta di un romanzo pedagogico diviso in quattro parti, corrispondenti alle quattro fasi fondamentali della vita del giovane considerate da Rousseau.

1. La prima fase va dalla nascita fino a quando il bambino è in grado di parlare. Durante questa fase il fanciullo fa le prime esperienze con le realtà esterne.

2. La seconda fase arriva fino ai dodici anni. Ciò che maggiormente colpisce il giovane in questa fase della vita sono le esperienze sensorali; il criterio in base a cui valutare tali esperienze è costituito dal piacere e dal dolore.

3. La terza fase, dai dodici ai quattordici anni, è quella in cui il ragazzo riceve la sua educazione morale e religiosa. Secondo Rousseau questa è l'età migliore, perché prima non sarebbe in grado di comprendere il valore degli insegnamenti fornitigli in materia.

4. La quarta ed ultima fase è quella in cui è ormai pronto ad entrare nella società e ricerca la donna della sua vita, Sofia, educata in maniera da essere la compagna ideale di Emilio.

Secondo Rousseau, l'educazione si deve svolgere in ambiente neutro, preferibilmente in campagna, dove il futuro cittadino non sarà sottoposto ai nefandi stimoli della città. Non riceverà una vera e propria educazione (nel senso di conoscenze imposte dall'alto), ma sarà lasciato libero di sviluppare le proprie facoltà, con stimoli ridotti da parte del maestro, in modo da non essere influenzato in maniera eccessiva e artificiale dalle conoscenze altrui.


Fonte: Wikipedia

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Ricordo quando abbiamo studiato questo testo al liceo, una cosa che mi aveva colpito
Rousseau diceva che non si dovevano porgere divieti al bambino, nel limite del possibile.
Tutto ciò che fosse considerato pericoloso, o a cui il bambino non dovesse avere accesso, bisognava tenerlo assolutamente fuori dalla sua portata, senza alcuna possibilità del bimbo di venirne a contatto. Così che non sia mai necessario dire al bimbo "no!"

La fase che il bambino passa attorno ai 18-36 mesi, ma che può durare molto oltre, chiamata "il periodo del NO", è dovuta in special maniera ai continui divieti che i genitori impongono al bambino, che in questa età impara a muoversi più in fretta, a camminare, diventa più curioso, raggiunge posti ai quali prima non aveva accesso, avvicinandosi così a pericoli maggiori.
In questo periodo la cosa che il bambino si sente dire più spesso è "no!", "non farlo", "stai lontano", "non toccare"...
Tutti questi divieti, spesso accompagnati da una sgridata, o da un urlo di spavento del genitore, insomma, da segnali che scatenano la sua paura, scatenano nel bambino la voglia di opporsi.
[Modificato da WhiteDeath 06/11/2008 16:01]




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Età: 42
Sesso: Femminile
06/11/2008 16:24
 
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mamma mia Sharo!!!questo scritto non è per niente ottimista e decisamente opposto la mio pensiero...e la cosa mi spaventa molto!!!!


1° punto fondamentale è quello che hai scritto per ultimo e cioè che i miei NO e i miei divieti non faranno altro che suscitare nel mio bambino la sua voglia di ribellarsi e fare esattamente il contrario di ciò che la mamma gli dici: IN PRATICA SONO FINITAAAA!! [SM=g1581832] se ciò fosse davvero così....allora come faccio ad educare il mio bambino????.... non posso permettergli di fare tutto quello che vuole e non solo perchè così non imparerà mai (questo ovviamente secondo me) a capire che nella vita ci sono delle regole..DA RISPETTARE!!! e che quello che dicono mamma e papà è importante e per quanto possibile anche giusto per lui in quel momento.......ma soprattutto che ci sono tanti pericoli !!!(in base all'età )...metti che decide di lanciarsi dalla scale che ho in casa (e credimi per andare al piano di sotto è una bella rampa!!!! [SM=g1569785] ) .. che faccio???lo lascio fare perchè non devo dargli alcun divieto?????.... HA RAGIONE MIA MAMMA QUANDO MI DICE CHE FARE IL GENITORE è IL MESTIERE PIù DIFFICILE DEL MONDO!!!!!!!!! [SM=g1571746] [SM=g1577527]

2°..uhmmm i lascia perplessa anche la teoria della terza fase: non è un pò tardi a 12 anni dare un certo tipo di insegnamento??? pienamente d'accordo che i bambini non potranno mai capire a pieno gli insegnamenti dei proprio genitori e che più che altro si tratta di una sorta di imposizione che io darei a mio figlio ( es. io lo battezzo ma chi mi dice che da grande a lui piaccia la decisione presa da me???? [SM=g1571740] ).... però sono convinta che cercare di indirizzarlo su una buona strada sia cmq un mio dovere fin dalla tenera età... certi valori che vorrei lui poi custodisse anche da grande non rinuncio ad insegnarli!!!


insomma Sharo...è un gran bel casinooooooooooooo [SM=g1569762] [SM=g1569762] [SM=g1569762] [SM=g1569762] [SM=g1569762] [SM=g1569762] [SM=g1569762] [SM=g1569762]


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Post: 1.201
Età: 37
Sesso: Femminile
06/11/2008 16:50
 
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Flo, ti faccio notare l'anno in cui è stato scritto questo romanzo

Ad ogni modo, certo, oggi non è più possibile seguire queste regole! e sarebbe anzi controproducente! perché nella società moderna gli stimoli, i pericoli, i richiami, arrivano da ogni parte!

Io concordo con Rousseau solo per i principi, ma certo bisogna adattarsi alla situazione.

Bisogna però ficcarsi in testa che un bambino a 2 anni non può capire a priori che toccare la lampadina accesa è male, deve farlo! se tu gli dici "non toccarla perché scotta e poi ti fai male e piangi" il suo pensiero è "mamma esagera sempre! è solo una cosa che fa luce! che male può farmi?"

Una bellissima frase di Gandhi è "Un genitore saggio lascia che i figli commettano errori" perché sono le esperienze personali quelle che segnano maggiormente, non le cose che ci vengono dette!!
I mille NO che un bambino si sente dire oggi, gli entrano da una parte ed escono dall'altra, se invece prova e si scotta, impara per sempre!

Questo naturalmente vale per i pericoli minori!
Per problemi di maggiore entità, tipo appunto le scale pericolose, o il pitbull dei vicini, o il balcone con le sbarre troppo larghe, vanno eliminati alla radice ponendo dei limiti fisici, delle restrizioni, e spiegando chiaramente, pazientemente e senza lasciare curiosità incolte, al bambino, che quel pericolo non va assolutamente affrontato!

Fare i genitori è molto difficile, ma l'amore per il bambino è un ottimo consigliere, i nonni dei validi collaboratori con esperienza provata, e gli esperti dei consulenti da usare!!




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Età: 37
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06/11/2008 16:51
 
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Dimenticavo di dire, per quel che riguarda il battesimo...
Se Giorgio crescerà da buon cristiano, che problema ci sarà! meglio esser stato già battezzato!
Se cambierà idea, avrà solo ricevuto un po' d'acqua in fronte!




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Sesso: Femminile
07/11/2008 11:13
 
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certo...nel 1762 le cose erano molte diverse: la società ovviamente non è quella di oggi...che cmq è già differente rispetto a quella dei miei genitori cresciuti negli anni 50/60...non poi tanto tempo fa!!!
cmq.... trovo che siano concetti ancora attuali...ci sono sicuramente molti genitori che sarebbe concordi con questa teoria...che mettono in atto!!!
gli esempi sono tanti Sharo: non so come è lì in Svizzera...ma credimi qui mi capita di vedere tantissimi bambini anche piccoli molto ma molto capricciosi che già 5 anni comandano letteralmente a bacchetta i genitori,che non accettano alcun rimprovero nè divieto!!!si fanno addirittura venire crisi isteriche vere e proprie pur di averla vinta!!!!e non esagero a dire ciò!!per non parlare del fatto che prendono i genitori a paraloccie!!!e che parolaccie!!!mentre i genitori sorridono e fanno silenzio...quasi rassegnati ed inermi difronte alla determinazione del bambino!!!! ECCO IO VORREI DAVVERO EVITARE QUESTO!!!!NON LO REPUTO GIUSTO Nè CORRETTO Nè TANTOMENO EDUCATIVO PER MIO FIGLIO CHE SPERO INVECE IMPARI PRESTO IL RISPETTO VERSO I SUOI GENITORI ED IL PROSSIMO IN GENERALE...MAGARI ANCHE MEGLIO DI MAMMA E PAPà!!!VORREI ADDIRITTURA CHE MIO FIGLIO FOSSE MIGLIORE DI ME SOTTO TANTI PUNTI DI VISTA E CHE RIUSCISSE AD IMPARARE ANCHE DAI MIEI ERRORI...CHE SONO TANTI!!!

.... la questione battesimo invece era solo un esempio: certo potrà anche essere che un domani giorgino non sia d'accordo con la mia scelta ma ... di questo non mi importa!!!lo farò sicuramente battezzare e cercherò di indirizzarlo verso quello in cui IO credo...esattamente come mia mamma ha fatto con me ed i miei fratelli!!quando sarà grande sarà ovviamente libero di decidere ciò che riterrà più giusto per lui!!!non credo di sbagliare molto su questo punto!!! [SM=g1571742]

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07/11/2008 13:37
 
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Queste brutte situazioni accadono anche qui, e ti assicuro che mi infastidiscono tantissimo!!
Quello di cui ho parlato io è ben lungi dal farsi mettere i piedi in testa da un bambino! il bimbo non deve imparare che fare i capricci è il modo migliore di ottenere ciò che vuole!

Non è assolutamente giusto che abbiano tutto quello che voglio!
I bambini devono essere ben educati, con calma e rigore, con spiegazioni chiare e semplici.

Quello che dicevo, è il dire continuamente di NO "perché no" o "perché lo dico io! ecco perché!".. ecco, è questo che bisogna evitare, l'assolutismo stile monarchico "la mia parola è legge perché sono investito da un potere superiore", perché porterebbe solo alla ribellione..
Molto meglio un genitore-re illuminato, sapiente, ragionevole, capace di ascoltare e di chiarire le idee col proprio figlio.

Quello che si dice nel racconto di Rousseau non è di lasciar fare al bambino quel che vuole, assolutamente!
Quello che si dice, è di crescerlo come un essere umano capace di pensare e fargli capire quanto questo sia importante, ma senza che sia lui a decidere!




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Città: BREMBATE
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07/11/2008 13:57
 
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spiegato così.... mi trova assolutamente d'accordo!!!
una cosa che ho sempre odiato di mio papà (un bravo papà per carità ma alle volte da strangolare!!!) è proprio il fatto che non ha mai motivato il suo NO!!!! appartiene alla schiera di quei genitori per cui la sua parola è legge!!!è giusta e non va mai messa in discussione e che quindi un figlio deve ubbidire e basta senza porsi troppe domanda..anzi..nemmeno mezza!!!ECCO QUESTO NON MI PIACE: IL NO ED IL SI VANNO SEMPRE MOTIVATI...CREDO CHE SI, DIALOGARE CON IL PROPRIO FIGLIO E CREARE UN CONFRONTO CON LUI SIA LA COSA MIGLIORE DA FARE!!! [SM=g1569765]

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Sesso: Femminile
07/11/2008 15:03
 
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Anche perché è un valido aiuto e sostegno allo sviluppo dell'intelligenza analitica!!




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Post: 670
Sesso: Femminile
07/11/2008 17:58
 
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Anch'io a scuola mi ricordo di aver studiato questa cosa...anche se la reputo esagerata (e come dici te Sharo...bisogna rapportarlo anche al periodo in cui è stato scritto).

Certo è che i miei genitori, per quanto bravi...sono spesso TROPPO restrittivi...tanto da costringermi a fare le cose di nascosto da loro....e se mai avessi dei figli un giorno, sarebbe l'ultima cosa che vorrei da loro!
Per carità è giusto dire di no...ma non sempre e comunque...anche perchè in questo modo si impedisce ad una persona di crescere e di imparare dai propri errori...altrimenti si sarebbe tutti "omologati".

Io mi associo all'idea di una mia amica (mia coetanea e con una bambina)...lei dice sempre "mia figlia è libera di fare le proprie scelte, qualunque esse siano l'importante è: che non faccia la puttana, che non si droghi e che non infranga la legge...per il resto io mi limiterò solo ad indicargli la strada migliore nelle cose che fa...se poi decide di fare diversamente e sbaglierà...il mio scopo l'ho raggiunto lo stesso".

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Post: 1.201
Età: 37
Sesso: Femminile
07/11/2008 18:18
 
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St'amica tua ha capito!!

In fondo, per quanto lo si vorrebbe, i nostri figli non saranno perfetti!!
Ed è anche per questo che saranno comunque STRAORDINARI!!!!

Ogni scarrafone è bello a mamma sua!!




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Post: 689
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Età: 44
Sesso: Femminile
10/11/2008 17:23
 
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che bell'argomento ragazze...
purtroppo lìho potuto leggere solo ora e posso risp solo di fretta che la mia vicina mi ha prestato il suo computer e mi sta tenendo samuele...
io credo che le teorie di Rousseau sono da prendere tenendo sempre conto del periodo in cui sono state formulate..se pensate che fino a 50 anni fa i bambini venivano tenuti tutti fasciati come salami per fargli venire le gambe dritte...si capisce bene i tempi cambiano...ora per es i bambini gattonano molto prima perchè sono più liberi di sperimentare il mondo che li circonfda e quindi sviluppano delle conoscenze e competenze che prima si formulavano solo più tardi...
Sull'educazione io cerco con samuele di prevedere le cose a cui proprio nn si deve avvicinare per il momento(come le scale o il forno per esempio)mA ci sono cose che impossibile ognoi volta togliere dal suo cammino...lui gattona ora e puntualmente va a infilare le dita nel videoregistratore o si infila sotto le sedie oppure cerca di aprire i cassetti(i miei sono a scorrimento e ci si prende le dita facilmente)...quando lo vedo che fa qualcosa che nn deve fare gli dico:no samuele...lì no...e lui nn che capisce il divieto ma il tono di voce e si ferma.
Se c' mio marito o qualcun altro subito si gira per chiedere conferma...basta che la persona presente nn gli manda un messaggio opposto al mio e lui capisce...
Quindi i bambini sono molto intelligenti...capiscono subito quello che si può fare e quello che nn si deve fare...basta parlargli senza gridare senza isterismi (ne cono sco di mamme che sanno solo urlare)...e senza mandare messaggi diversi.Una cosa che samuele nn deve toccare oggi (per es il forno)nn lo deve toccare neanche domani...ora sto cercando di insegnargli che nn deve perchè scotta...sarà dura...
Si creano situazioni ambigue con i nonni e gli zii...e lì mi inc...proprio..magari io o mio marito riprendiamo sam e subito qualcuno lo riaccoccola per nn sentirlo piangere.
Nn ci si rende conto che nn gli succede nulla se piange un po'anzi...gli fa bene a capire che nn può fare tutto ciò che vuole...
quindi Flo...sappi che ti dovrai munire di tanta pazienza...nn per giorgio...ma per tutti gli altri,,,


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