L'ansia da prestazione è caratterizzata da una risposta di tipo disadattivo a situazioni in cui alla persona viene richiesto di produrre una prestazione. Tale prestazione può essere di vario genere, di solito si parla di ansia da prestazione relativamente agli esami e all'ambito sessuale.
Il soggetto con ansia d'esame, anche se possiede discrete capacità per fronteggiare la situazione, mostra una tendenza ad ignorarle; così facendo, anche situazioni ambientali di poco conto si trasformano in gravi minacce per la riuscita della prova alla quale la persona si sta sottoponendo. In particolare chi soffre di ansia da esame manifesta una serie di pensieri negativi e catastrofici i quali provocano la autoconvinzione di non essere in grado di superare la prova, di essere bocciato, di fare una figuraccia davanti agli altri, al proprio partner e ai propri genitori e di perdere la loro stima, oppure più in generale di vedere compromesso il proprio giudizio sociale (reale o interiorizzato).
Egli fa dipendere la sua autostima da un riconoscimento esterno, in questo caso un voto. Ossessionato dal risultato, lo studente ansioso, immagina che una cattiva performance possa fargli perdere la stima e l'approvazione delle persone per lui importanti. Chi soffre d'ansia d'esame sente che, durante l'esame, non viene valutata solo la sua preparazione scolastica, ma anche la sua intelligenza e le sue capacità personali. La rigidità di questa posizione viene costantemente alimentata da una serie di idee irrazionali come: "Devo essere perfetto", "Chi non ha successo viene criticato, emarginato e rifiutato dagli altri", "Ho valore solo se ho successo". Tale prospettiva irrazionale e assolutistica viene spostata anche nel futuro, il quale viene immaginato come triste e privo di possibilità di cambiamento; tale processo di pensiero è contraddistinto da una generalizzazione della situazione d'esame a tutte le altre situazioni della vita, per cui la persona arriva a sentenziare, per esempio: "Sarò un buono a nulla", "Gli altri non avranno mai stima di me", "La mia vita sarà vuota e insoddisfacente".
L'ansia da esame compare prima degli esami, generalmente durante la loro preparazione, producendo oltre ai processi cognitivi sopra descritti sintomi quali insonnia, nervosismo, irritabilità, difficoltà di concentrazione, vuoti di memoria, preoccupazioni ossessive sull'esame e persino sintomi psicosomatici. Un soggetto che soffre di una forte ansia da esame può farsi prendere dal panico e fare scena muta durante un'interrogazione o non riuscire a ricordare assolutamente nulla durante una prova scritta, e questo indipendentemente da quanto egli sia preparato e dalle valutazioni precedentemente ottenute. Tale reazione alla situazione di esame può colpire chiunque, anche gli studenti più coscienziosi e preparati; spesso sono proprio loro quelli che si fanno prendere dal panico al momento dell'esame a causa del timore di non essere in grado di mantenere il livello di prestazione fino a quel momento ottenuto.
(da
www.nienteansia.it)
Ovviamente quando si parla di ansia da prestazione solo in un secondo momento si pensa ad un problema che riguarda l'ambito scolastico...di solito il primo pensiero è che sia un problema in campo sessuale...
Ma se si considera che questo genere di ansia l'abbiamo provata tutti prima o poi nella vita...a me per esempio all'esame di stato delle superiori alla prima domanda che mi era stata posta ero diventata afona...la mia professoressa di greco e latino mi ha dovuto far bere un po' per farmi uscire la voce...aprivo boccA e nn emettevo suono...per non parlare dell'orale dell'esame di stato dell'iscrizione all'albo degli psicologi...ero al limite...aspettavo dal mattino in coda per l'esame..avevo fatto tante ore di treno ed ero incinta di 5 mesi e mezzo...in pratica alla prima domanda mi veniva solo da piangere...e la commissione se n'è accorta ma ha fatto finta di niente...così ho tirato fuori le (oo)ed è andato tutto bene...
E voi che mi dite?