Con Accelerate l'ultimo album che hanno pubblicato i R.E.M. tornano al rock abbandonando le atmosfere melanconiche degli ultimi anni superando l'abbandono, dopo 11 anni, del batterista Bill Berry.
Di “Accelerate” si parla da tempo, da quasi un anno, da quando la band scelse di provare le nuove canzoni dal vivo a Dublino la scorsa estate e, consapevolmente, incitò la circolazione di vari bootleg. Questo disco è stato fatto ascoltare alla stampa e ai fan con largo anticipo e la rete è stata inondata di varie iniziative. Insomma: i R.E.M. avevano bisogno di “riposizionarsi” e di farlo sapere al mondo.
“Accelerate” è un disco secco (34 minuti), basato sulle chitarre elettriche di Peter Buck, che recupera alcuni suoni del passato (gli arpeggi stile folk-rock usati nei primi dischi), rivisitati con un suono rock più pieno e moderno. Un disco, quindi, che ha il piglio della prima fase della band, negli ultimi anni tralasciato a favore di atmosfere più intimiste e ritrovato solo occasionalmente in canzoni come “Imitation of life” o “Bad day”. Un disco con canzoni tra le migliori dell’ultimo periodo della band, sia quando sono veloci, quasi rabbiose (“Living well's the best revenge”, la title track, “Horse to water”, “I’m gonna DJ”), sia quando sono più complesse (la stupenda “Hollow man” che passa da piano a chitarre e viceversa).
Il suono di “Accelerate” è pulito, essenziale, bilanciato tra le sue varie componenti: la Rickenbacker di Peter Buck, divisa tra arpeggi e riff; il basso e le armonie vocali di Mike Mills, finalmente in bella evidenza; la voce di Stipe, meno cristallina ma più espressiva di qualche anno fa.
TRACKLIST:
”Living well's the best revenge”
“Man sized wreath”
“Supernatural superserious”
“Hollow man”
“Houston”
“Accelerate”
“Until the day is done”
“Mr. Richards”
“Sing for the submarine”
“Horse to water”
“I'm gonna DJ”