Mondo bimbo

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@Six@
00mercoledì 25 giugno 2008 14:56
dalla a alla z....o quasi...
Quando nasce un bambino...

Cosa mettere nella valigia?


La fatidica valigia...per tradizione dicono che si dovrebbe preparare la valigia per l'ospedale già a sette mesi.
La mia ostetrica che era molto ferrata nello sfatare i miti mi diceva che era una cavolata...che se proprio bisogna essere sempre pronti bisognerebbe prepararla fin dall'inizio perchè (facciamo le corna)a qualsiasi mese si possono avere minacce d'aborto o di parto prematuro quindi...
Fatto sta:cosa bisogna mettere nella valigia per il nascituro?
E' consigliato mettere:

tre bavaglini (anche più...)
un paio di camicine della fortuna (in cotone e nn in seta)
tre cambi (3 bodi, tre tutine unite o spezzate è uguale, tre paia di calzini...a contatto con la pelle per il primo mese ci dovrebbe essere solo roba di cotone e nn di lana e bianca)
due coperte calde (perchè appena nato il bambino ha freddo)
due paia di lenzuoline (uno per l'ospedale e uno per l'uscita)
un succhiotto (anche se molte ostetriche nn vogliono, specie se non si ha subito la montata lattea viene comodo)
a seconda dell'ospedale (in molti nn serve perchè lo passano)un biberon se dovesse servire di tirarsi il latte o di dargli quello artificiale.
La cosa più importante però sono gli asciugamani.
Quelli per il piccolo nn devono essere nuovi ma devono essere già stati lavati qualche volta e trattati con l'ammorbidente perchè la pelle del neonato è la cosa più delicata che esiste...

dimenticavo che nella valigia va messo anche un cappellino e una tutona imbottita per l'uscita.

[SM=g1571759]
@Six@
00mercoledì 25 giugno 2008 15:03
Nella valigia poi ci dovrebbe essere una busta contenente il primo cambio del bambino e anche quello della mamma.Sarà poi il papà che andrà in camera quando l'ostetrica gli dirà che è ora per prenderla e portarla in sala parto.

Tale busta deve contenere:
una camicina della fortuna
una tutina
un bodi
un paio di calzini
un cappellino (avevo dimenticato di inserirlo nella valigia)
un pannolino (ho dimenticato di dire che di solito i pannolini li passa l'ospedale ma nn si sa mai)
e un asciugamano (triangolo)morbido per il primo bagnetto.

Nella stessa busta vanno inserite un paio di mutande usa e getta di rete per la mamma e un mega assorbente di quelli giganti post parto.

All'ostetrica inoltre vanno consegnate le lenzuola e le copertine per la preparazione del lettino. [SM=g1577510]
@Six@
00mercoledì 25 giugno 2008 15:17
Ovviamente bisogna pensare anche alla valigia per la mamma...e qui...chi più ne ha...

Occorrono 3 camicie da notte tutte aperte sul davanti per facilitare l'allattamento e una delle tre dovrebbe essere coi bottoni o la chiusura per facilitare le operazioni (se il parto dovesse essere naturale (per il cesare nn c'è problema perchè mettono il camicione aperto dietro dell'ospedale)...
Servono tanti asciugamani almeno 3 piccoli e tre grandi, i calzini di cotone due o tre paia e tre paia di mutande più un pacco di quelle usa e getta in rete e un mega pacco di assorbenti post parto.
In più tutte le cose per l'igiene personale (è consigliabile il detergente intimo con la confezione verde della saugella e un deodorante di quelli che resistono...).
Importante portarsi lacci per capelli o mollettoni perchè specie durante il travaglio i capelli fanno caldo.
Mettere qualche confezione di coppette assorbilatte e un raggiseno per l'allattamento e la lanolina per ammorbidire i capezzoli che così rimangono morbidi e nn si feriscono (una marca ottima è purelan della medela...è lanolina assoluta e il bambino si può attacc are senza che il seno venga prima lavato per togliere la crema perchè è un prodotto naturale...)...per il momento nn mi viene altro in mente...
ah...le solite gelatine zuccherate...sono utili durante il travaglio...
@Six@
00mercoledì 25 giugno 2008 15:22
camicia della fortuna
Il detto "Nato con la camicia" si riferisce a quei casi in cui l'infante viene alla luce ancora avvolto dalla placenta materna. Data l'eccezionalità dell'evento si pensa che chi è "nato con la camicia" venga al mondo protetto e quindi in grado di sfidare la sorte. Ovvero fortunato.

cercando sul web...
Perlone Zipoli, pseudonimo di Lorenzo Lippi, autore del "Malmantile riacquistato", un poema burlesco arricchito di note linguistiche da Puccio Lamoni (anagramma di Paolo Minucci), così spiega l'origine del detto "nato vestito" (o con la camicia, ndr): "Dicono le levatrici che talvolta nascono bambini con una certa spoglia sopr' alla pelle, la quale spoglia non si leva loro subito nati, ma si lascia e casca poi da sé in processo di giorni; e tal creatura da esse si dice 'nata vestita', ed è preso per augurio di felicità (e di fortuna, ndr) di tale creatura.

La camicia va messa sotto al body a contatto con la pelle...e deve essere regalata.
@Six@
00mercoledì 25 giugno 2008 15:24
le leggende.....:
(1) Secondo una tradizione Celtica, alcuni uomini "del vasto mondo dell'EST" dissero a DAGDA: "Ogni pelle che porta attorno a sè la camicia non può essere raggiunta da nessuna malattia". Simbolo di protezione.
Essere privo di camicia è sibolo non solo della massima povertà materiale, ma anche della completa solitudine morale e dell'abbandono della società: nessuna protezione, nè quella di un luogo materiale, nè quella di un gruppo nè quella dell'amore. Donare anche la propria camicia è invece un gesto di generosità senza limiti e siccome, in parte, la camicia è una seconda pelle, ciò significa offrire in dono se stesso, far condividere la propria intimità.
La materia stessa della camicia, che è a contatto diretto con il corpo, può modificare il simbolismo: Canapa rozza del contadino o dell'asceta, Lino fine della gente di mondo, Seta preziosa dei ricchi, camicia ricamata delle cerimonie ecc.: ognuna di esse individua un personaggio.

(2) E' un segno di fortuna per il neonato nascere avvolto nella membrana amniotica chiama popolarmente camicia. E' anche un segno di forza spirituale oltre che fisica (e per questo a livello popolare esiste l'uso di portare sulla persona, da parte di chi è "Nato con la camicia" un frammento disseccato di essa) e questa per gli adulti si manifesta sotto altre forme. Lo spirito è invisibile e niente pùo toccarlo: essere avvolti nella membrana significa contemporaneamente invisibilità e spirito. Coprire qualcuno con un mantello significa renderlo invisibile e proteggerlo dalle sventure. Analogamente la camicia segnala la spiritualità e la tutela: garantisce doppiamente l'invisibile.
flo.81
00mercoledì 25 giugno 2008 15:25
il mio bambino nascerà in pieno inverno....saremo a metà gennaio se non oltre...vale lo stesso la regola della roba solo di cotone e non di lana???...avrà sicuremante freddo povero piccolo!!se poi è freddoloso come la mamma....che dio lo aiuti!!!
(copio salvo e stampo ciò che hai scritto altrimenti mi dimentico qlc

....cmq per il bimbo non mancherò....ad ottobre comincierò a preparare pian piano il corredino...per quel periodo conto di sapere se sarà maschio o femmina...e poi avrò anche la cameretta da preparare!!!non vedo l'ora...e spero proprio che sia maschio!!!!ho già tutto in mente!!!!

sconvolgente invece cara Six il fatto del super assorbente.....scusa la mia ignoranza....ma a che cosa mi devo preparare..e soprattutto a cosa andrò incontro?????...sono solo due mesi che non ho le mestruazioni e già mi sto abituando.....ahhhh come si sta bene....dimmi un pò come è stato per te...non vorrei arrivare al parto e poi avere un certo sconvolgimento!!!come si dice " prevenire è meglio che curare"!!!! [SM=g1577512]
@Six@
00mercoledì 25 giugno 2008 15:33
allora...samuele è nato il 4 dicembre...io ho preso tre bodi uno misura zero e due misura uno tutti lana fuori e cotone sulla pelle...
Gli assorbenti post parto servono sia se il parto è naturale che cesareo...portatene un paccone di quelli giganti mi pare ce ne fossero trenta...servono perchè si perde sangue è una cosa normale nn ti devi preoccupare succede a tutte...si continua a perdere sangue anche dopo il parto perchè l'utero si pulisce e anche come allatti che si contrae...è una cosa normale...ci vuole qualche tempo per tornare a posto.
Ma l'importante è avere l'occorrente poi il resto come si presenterà lo affronterai...non aver paura...sarà comunque l'esperienza più bella della tua vita... [SM=g1579161]
@Six@
00mercoledì 25 giugno 2008 15:36
Io dopo il parto ho avuto le perdite fino alla fine di gennaio (ovvio i primi giorni era...davvero tanto...)poi nn ho avuto più le mestruazioni fino al 4 di questo mese...pensavo di essere di nuovo incinta infatti...e invece no...la ginecologa mi ha detto che con l'allattamento è normale nn avere ciclo o averlo irregolare...
@Six@
00mercoledì 25 giugno 2008 15:40
flo.81
00mercoledì 25 giugno 2008 15:58
caspita..sei stata parecchi mesi senza!!!ma se mi dici che la cosa è normale bè....sto tranquilla!!!!e mi fido anche del fatto che sarà l'esperienza più bella della mia vita....ogni tanto mi fermo a sognare a come sarà bello stringere per la prima volta il mio bamnbino...credo sarà talmente forte l'emozione che non troverò le parole giuste per descrivere quanto proverò....

...a proposito...parlami un pò anche dell'allattamento......
@Six@
00venerdì 27 giugno 2008 17:17
farai il corso di preparazione al parto?
@Six@
00venerdì 27 giugno 2008 17:27
te lo chiedo perchè la parte sull'allattamento nel corso oltre ad avermela fatta la mia ostetrica è venuta anche una signora che lavora per la medela...e veramente ci ha fatto una lezione molto utile...

ti scrivo alcune cose che avevo trovato a quei tempi in internet,,,

La dimensione del seno non è correlata alla capacità di produrre una quantità sufficiente di latte. Le donne con seni piccoli non producono meno latte di quelle con seni grandi.

Durante i mesi di gravidanza, il seno si prepara all’allattamento del neonato. Nella maggior parte delle donne si osserva un ingrossamento e inturgidimento del seno. L’afflusso di sangue verso le mammelle aumenta ed è questo il motivo per cui le vene diventano più scure e più visibili. Le ghiandole di Montgomery si ingrossano e iniziano a secernere una sostanza oleosa che lubrifica la cute e che è dotata di proprietà anti-infettive. L'areola diventerà più scura ed è anche possibile che i capezzoli si facciano più prominenti.
La prima produzione di colostro ha inizio durante il secondo trimestre di gravidanza. Le eventuali perdite di colostro prima del parto non sono indice di un allattamento più o meno abbondante. L’espulsione della placenta segnala all’organismo di iniziare a produrre latte maturo. In questa fase, la formazione del latte non è ancora correlata al processo di richiesta e fornitura, ma è regolata dagli ormoni. Ciononostante, si raccomanda di allattare di frequente e senza limitazioni fin dall’inizio.

Nell’arco di due-quattro giorni dal parto, il volume di latte aumenta rapidamente e, da questo momento, la quantità di latte prodotta dipende dalla frequenza con cui il bambino viene attaccato al seno e dall’efficacia con cui il latte viene tirato dal seno. Più il neonato viene allattato, più si stimola la produzione di latte. Questo fenomeno viene chiamato reazione di domanda/offerta.

@Six@
00venerdì 27 giugno 2008 17:35
[SM=g1569788] Il fatto della domanda e dell'offerta è un concetto che prima nn si usava...nel senso...
prima si partoriva e i bimbi venivano messi nella nursey e ogni tre ore erano portati dalla mamma per essere allattati...
Recentemente si è scoperto che specie nei primi giorni in cui la donna ancora nn ha la montata lattea il fattore psicologico dell'avere il proprio bambino vicino che piange quando ha fame è importantissimo...
Il piccolo piange e nel cervello della madre si attivano dei recettori che dicono al seno di produrre il latte...(ovviamente ci sono termini tecnici che spiegano bene queste cose ma il succo è questo)...è proprio per questo motivo che nei migliori reparti di ostetricia e ginecologia orA viene praticato il roming in (non so se il termine è giusto scritto così...forse ci vuole qualche o in più...).In pratica il bambino dorme vicino alla mamma...
@Six@
00venerdì 27 giugno 2008 17:36
Composizione del latte materno
Il latte materno è la cosa migliore per il nutrimento del bambino. Il vostro latte viene prodotto in modo specifico per il vostro bambino. La composizione nutrizionale del latte materno è unica e si adatta perfettamente ai bisogni del bambino che deve crescere velocemente. Il latte materno attraversa diverse fasi dell’allattamento: colostro, latte transitorio e latte maturo.

Colostro

Nei primi giorni dopo il parto, una donna produce un latte speciale all’apparenza denso, viscoso e giallognolo. Questo latte speciale è detto colostro e contiene grandi quantità di anticorpi e fattori della crescita. Esso aiuta lo sviluppo del tratto gastrointestinale del bambino e i suoi agenti antinfettivi hanno l’effetto di una prima immunizzazione.

Il colostro ha un effetto lassativo che aiuta il bambino a passare il meconio (primo contenuto dell’intestino) e aiuta a prevenire l’itterizia neonatale, togliendo la birilubina dall’intestino. Anche se quantitativamente poco, il colostro è tutto ciò che il vostro bambino normalmente richiede nei primi giorni.

Latte transitorio

Nel corso dei successivi due mesi, il latte aumenta di quantità e cambia come apparenza e composizione. Le immunoglobuline e il contenuto in proteine diminuisce mentre il contenuto di grassi e zucchero aumenta. In tale momento i seni possono sembrare pieni, duri e pesanti. Questo ingorgo normale del seno materno – talvolta indicato come la “montata” del latte – può essere alleviato con allattamenti frequenti.

Latte maturo

Il latte maturo è all’apparenza meno denso e più acquoso del latte vaccino, con cui qualche volta può essere confuso. Esso però contiene tutte le sostanze nutritive di cui il bambino ha bisogno per il suo sviluppo sano. Il latte materno non è mai “troppo fluido”. Il latte maturo cambia nel corso del singolo allattamento per adattarsi esattamente ai bisogni del bambino.

Il latte che fuoriesce all’inizio dell’allattamento è chiamato latte anteriore. Il latte anteriore ha poco grasso e molto lattosio, zucchero, proteine, vitamine, minerali e acqua. Proseguendo nell’allattamento, il latte cambia in latte posteriore che è più ricco di grassi. Normalmente le differenze tra il latte anteriore e quello posteriore sono soltanto un fatto accademico. Il contenuto di grassi aumenta notevolmente tra l’inizio e la fine dell’allattamento.
[SM=g1569791]
@Six@
00venerdì 27 giugno 2008 17:40
Tipi di capezzoli
Prima che il bambino nasca, è utile sapere che tipo di capezzolo avete. La donna può avere differenti variazioni di capezzoli. Queste variazioni comprendono capezzoli piccoli, grandi o capezzoli particolarmente lunghi, capezzoli appiattiti o capezzoli rientrati.

Nella maggior parte dei casi queste variazioni richiedono solo un piccolo trattamento o nessun trattamento particolare. Considerate sempre che i bambini si nutrono al seno e non si nutrono del capezzolo. Se un bambino è in grado di prendere in bocca un buon pezzo di seno, spesso anche i capezzoli appiattiti o rientrati non pongono alcun problema. Tuttavia, alcuni tipi di capezzoli sono più duri da afferrare per il bambino e talvolta può essere opportuno dedicare un po’ di tempo al trattamento di un capezzolo piatto o rientrato, che può rendere più facile la suzione del bambino.
Se i vostri capezzoli sono appiattiti o rientrati potete usare i Modellatori del capezzolo, da non confondere con i cappelletti per il seno, per cercare di spingere in fuori il capezzolo. I modellatori di capezzolo sono indossati all’interno del reggiseno, che deve essere di una taglia maggiore del solito, per avere spazio per i modellatori. I modellatori del capezzolo possono essere usati già durante la gravidanza o dopo il parto. Seguite le istruzioni del vostro specialista dell’allattamento se sospettate di avere capezzoli appiattiti o rientrati.
@Six@
00venerdì 27 giugno 2008 17:44
Per quanto riguarda i capezzoli io dal terzo mese in poi ho seguito il consiglio della mia ostetrica e ogni volta che facevo la doccia ho iniziato a massaggiarli con l'olio di mandorle (io ho comprato quello della specchiasol che poi ho utilizzato per tutta la gravidanza per ammorbidire e idratare la pelle della pancia che si stendeva con l'andare dei mesi...).
Lei mi diceva di massaggiare delicatamente l'areola e il capezzolo con le dita in modo da prepararlo per l'allattamento...
@Six@
00venerdì 27 giugno 2008 17:53
Igiene e cura dei capezzoli
Non avete bisogno di pulire il vostro seno o capezzolo in un modo particolare prima o dopo l’allattamento del vostro bambino, tutto ciò che occorre è risciacquare il vostro seno con acqua normale durante il vostro bagno o doccia quotidiani. Evitate qualsiasi cosa che essicchi o danneggi in altro modo la pelle. Ciò include l’uso di sapone o disinfettanti sul capezzolo o sull’areola, poiché possono essiccare la vostra pelle e contribuire a irritare i capezzoli.

Già durante la gravidanza le ghiandole Montgomery, che circondano il capezzolo, iniziano a secernere un olio naturale che lubrifica la pelle e ostacola la crescita di batteri. È perfetto lasciare questa sostanza naturale fare il proprio lavoro.

Potete estrarre qualche goccia di latte dopo l’allattamento, farlo penetrare delicatamente nella pelle e lasciarlo asciugare. Se la vostra pelle è particolarmente secca o danneggiata, potete applicare una piccola quantità di lanolina modificata (ad esempio PureLan) sul vostro capezzolo e sull’areola. I reggiseni e le coppette assorbilatte dovrebbero permettere la circolazione di aria. Dovrebbe essere evitato qualsiasi tipo di fodera plastica nelle coppette assorbilatte e nei reggiseni.

L’allattamento al seno non è fatto per recar dolore. Se avvertite dolore o irritazione al capezzolo consultate il vostro specialista dell’allattamento.



(aggiungo che purelan è una cosa santa per il seno...provata sulla mia pelle)
@Six@
00venerdì 27 giugno 2008 17:55
Benefici dell’allattamento
L’allattamento al seno è una delle attività più naturali e benefiche per la madre e il bambino. Non c’è nessun’altra azione singola con cui la madre possa influire così decisamente sulla salute presente e futura del proprio bambino.

Nessuna formula può riprodurre le proprietà uniche del latte materno, non importa quante vitamine, minerali e additivi siano aggiunti a ciò che è fondamentalmente una formula chimica.

Il latte materno è l’unico nutrimento completo e complesso, soltanto naturale per gli infanti umani. È altrettanto importante come l’allattamento al seno promuova un eccezionale legame tra la madre e il bambino che solo una madre può provocare.

Vantaggi per il bambino

Il latte materno contiene tutto ciò di cui il vostro bambino ha bisogno: proteine, grassi, lattosio, vitamine, ferro, minerali, acqua ed enzimi nella quantità richiesta per la crescita e lo sviluppo ottimale.
I bambini allattati al seno sono più sani. Il latte materno contiene sostanze che impediscono ai batteri dannosi di crescere nell’intestino e causare infezioni gastrointestinali e diarrea.
I bambini allattati al seno hanno meno otiti, meno infezioni alle vie respiratorie, un rischio inferiore di sviluppare allergie, tumori infantili, diabete infantile e obesità..
I bambini allattati al seno hanno un rischio minore di Sudden Infant Death Syndrome (SIDS).
Allattare al seno un bambino prematuro riduce il rischio di sviluppare l’enterocolite necrotizzante (NEC).
Il latte al seno è pulito, privo di batteri e ha proprietà antinfettive.
Il latte al seno ha la giusta temperatura e non richiede alcuna preparazione. Esso è disponibile e pronto in qualsiasi momento il vostro bambino ne abbia bisogno.
I bambini attaccati al seno sono meno soggetti a sviluppare più tardi nella vita diabete, disturbi cardiaci, eczemi, asma e altri disturbi allergici.
L’allattamento al seno facilita lo sviluppo del cervello. Le ricerche dimostrano che c’è migliore sviluppo visivo e migliore acuità visiva nei bambini allattati al seno.
L’allattamento al seno è più che un semplice alimento. Esso promuove il legame emotivo tra il bambino e la madre e produce calore, amore e affetto.
Vantaggi per la madre

L’allattamento al seno riduce l’emorragia post parto e le possibilità di anemia.
L’allattamento del bambino aiuta la madre a recuperare la sua linea normale.
L’allattamento al seno ritarda il ritorno alla fertilità.
L’allattamento al seno ha un effetto positivo contro alcuni tipi di tumori della mammella e tumore dell’ovaia e osteoporosi.
Le madri che allattano al seno spesso avvertono una maggiore fiducia in se stesse e un migliore accordo con i propri bambini.
Il latte materno è disponibile e pronto e fa risparmiare energia, tempo e danaro.
I bambini allattati al seno sono più sani e così le loro madri avranno meno assenteismo dal lavoro
@Six@
00venerdì 27 giugno 2008 17:56
secondo me tra i vantaggi basta dire che una confezione di latte costa 21 euro...
@Six@
00venerdì 27 giugno 2008 17:57
...il seno è gratis... [SM=g1569761]
@Six@
00venerdì 27 giugno 2008 18:05
Alimenti sconsigliati per la mamma che allatta

cavoli, aglio, cipolla, asparagi, peperoni, cetrioli
fragole, uva, ciliege, pesche, albicocche
spezie
cibi fritti
formaggi fermentati (gorgonzola, brie)
crostacei, molluschi
selvaggina
dolci alla crema o liquore
cacao
(Alcuni degli alimenti riportati alterano il sapore del latte, altri hanno azione dannosa sul bambino, altri lo espongono al rischio di allergie).


Farmaci permessi

In genere, durante l’allattamento, così come in gravidanza, è preferibile evitare di assumere farmaci; in caso di necessità, comunque, è possibile utilizzare alcuni farmaci senza particolare rischio. Come antidolorifico-antiinfiammatorio o per la febbre si può assumere il paracetamolo (Tachipirina, Efferalgan) o l’ibuprofene (Moment, Brufen); come antibiotico, va bene l’amoxicillina (Velamox, Zimox); non c’è alcun divieto per le vitamine, i fermenti lattici o le terapie dermatologiche comuni (creme, anche con cortisone), né per gli aerosol con cortisonici (Clenil-A) o mucolitici. In qualsiasi caso, è comunque preferibile sentire il parere del medico prima di iniziare una terapia.

@Six@
00venerdì 27 giugno 2008 18:10
posizioni
Per allattare è necessario scegliere un luogo tranquillo e una posizione comoda. Se avete scelto di stare sedute cercate un buon appoggio per la schiena e rilassate le spalle; uno sgabello sotto i piedi vi aiuterà a mantenere distesi gli addominali.

Se la posizione seduta è resa difficoltosa dalla presenza di punti (episiorrafia) o edema dei genitali (subito dopo il parto), oppure per le poppate notturne, la posizione sdraiata sul fianco potrebbe essere la più indicata. In caso di taglio cesareo, quando appoggiare il bambino sulla pancia potrebbe essere doloroso, o in presenza di ragadi sul capezzolo che rendono necessario variare la posizione della bocca del bambino sul capezzolo, si consiglia di utilizzare la posizione detta “a palla da rugby”. Sedute sostenete il bambino a fianco a voi con il braccio dello stesso lato del seno a cui succhia e con l’aiuto di un cuscino. Questa posizione può essere adottata in caso di allattamento contemporaneo di due gemelli. Offrite correttamente il seno al neonato in modo che non solo il capezzolo ma la maggior parte dell'areola mammaria possa entrargli in bocca. Per facilitare ciò, il bambino deve essere addossato al corpo della mamma: la testa nella piega del gomito della mamma, schiena del bambino in asse con la testa appoggiata all’avambraccio della mamma la quale gira il bambino verso di se così da avere la pancia del bambino contro la sua ed il viso esattamente di fronte al capezzolo con il mento, se non anche il naso, attaccato al seno.

È importante ricordare che i neonati utilizzano il capezzolo per ancorare il seno e succhiano il latte spremendo l’areola con le labbra. Per attaccare il bambino avvicinate il suo corpo al vostro e fategli sfiorare il capezzolo con le labbra. Appena apre la bocca muovete dolcemente la sua testa contro il vostro seno facendo in modo che prenda non solo il capezzolo ma anche gran parte dell’areola. Se sentite il bisogno di sostenere il seno mettete le dita sotto e il pollice sopra il capezzolo. Si può allattare utilizzando entrambi i seni atteggiamento che permette di svuotare il seno con maggiore equilibrio oppure un seno solo per poppata. In quest’ultimo caso la difficoltà potrebbe essere rappresentata dall’impossibilità di mantenere pieno il seno non utilizzato sino alla successiva poppata.


@Six@
00venerdì 27 giugno 2008 18:13
All'inizio avendo fatto il cesareo nn riuscivo ad allattare bene distesa e allattavo seduta tenendo samuele a palla da rugby...
poi quando la pancia ha iniziato a fare meno male ho iniziato ad allattare anche lunga...ed è molto bello perchè il corpo del bambino è appoggiato disteso al tuo...anche ora che ha quasi sette mesi lo allatto distesa sul letto perchè innanzitutto si distrae facilmente mentre se siamo io e lui è meglio...e poi...è più bello...e comodo...
flo.81
00giovedì 16 ottobre 2008 13:54
come funziona la legge in Italia a favore delle mamme!!!
Sono incinta! Le tutele per chi è lavoratrice dipendente [SM=g1569766]

È importante sapere che…

• il datore di lavoro non può licenziarti anche se sei in prova o sei in mobilità
• se vuoi dare le dimissioni, non hai l’obbligo del preavviso
• hai diritto a permessi retribuiti speciali per gli esami e i controlli diagnostici
• non devi svolgere lavori considerati a rischio per la salute del tuo bambino (per esempio il lavoro notturno)
• puoi chiedere la maternità anticipata se il ginecologo certifica che la tua gravidanza presenta rischi specifici

La maternità obbligatoria [SM=g1569771]

L’astensione obbligatoria dal lavoro è di cinque mesi (due mesi prima del parto e tre dopo oppure un mese prima e quattro dopo). Durante questo periodo riceverai uno stipendio pari all‘80% della tua retribuzione, salvo che il tuo contratto preveda condizioni più favorevoli.

Il congedo parentale
[SM=g1569767]

Nei primi otto anni di vita del tuo bambino hai diritto ad assentarti dal lavoro per un periodo complessivo di sei mesi: puoi utilizzare questo congedo “tutto e subito”, immediatamente dopo l’astensione obbligatoria, oppure puoi frazionarlo. In questo periodo la retribuzione percepita è pari al 30% del tuo stipendio. Il congedo parentale può essere richiesto anche dal papà.

Il rientro al lavoro
[SM=g1571750]

Hai diritto a due ore giornaliere di riposo (allattamento) fino al compimento del primo anno di vita del tuo bambino e puoi chiedere un orario part-time reversibile (le regole variano a seconda del contratto di categoria). Se rinunci ad utilizzare queste ore, possono essere richieste dal papà. Hai diritto a rientrare nella stessa sede di lavoro, oppure in un’altra sede, purché situata nello stesso Comune e di restarvi fino al compimento di un anno di età del tuo bambino e devi poter svolgere le stesse mansioni che ti erano assegnate in precedenza oppure altre, purché professionalmente equivalenti.




flo.81
00giovedì 16 ottobre 2008 14:04
lato economico della questione!!! [SM=g1571740]

La lavoratrice, prima dell'inizio del congedo di maternità, e in ogni caso entro il 7° mese di gestazione, deve presentare al datore di lavoro e all'Inps, apposita domanda corredata dal certificato medico attestante il mese di gestazione e la data presunta del parto.

A seguito del parto ed entro trenta giorni dallo stesso, per usufruire dei diritti previsti, la lavoratrice deve altresì inviare al datore di lavoro e all'Inps il certificato di nascita del bambino/a ovvero la dichiarazione sostitutiva ai sensi dell'art. 46 del Dpr 445/2000 (autocertificazione).

Con lettera a parte si deve segnalare la nascita all'Ufficio del Perosonale per usufruire delle detrazioni fiscali per i figli a carico e richiedere l'erogazione degli assegni familiari, se spettano.

La data del parto è conteggiata nel periodo di congedo per maternità che precede il parto.

Trattamento economico


Congedo di maternità / paternità

Nel corso del congedo di maternità / paternità viene corrisposta a carico dell'INPS la seguente indennità:

80% dell'ultima retribuzione mensile intera (maggiorata del rateo di gratifica natalizia e delle altre mensilità aggiuntive) precedente l'inizio del congedo di maternità / paternità.

Alcuni contratti aziendali prevedono un trattamento economico di miglior favore con l'integrazione al 100%.

Cessazione del rapporto di lavoro


L'indennità di maternità è corrisposta anche nei casi risoluzione del rapporto di lavoro per:
• Cessazione dell'attività dell'azienda cui la lavoratrice è addetta;
• Scadenza del termine per assunzioni a tempo determinato purchè si verifichino durante i periodi di congedo di maternità sia normale che anticipato.

Congedo parentale


L'indennità corrisposta dall'INPS nel corso del congedo parentale è pari al 30% dell'ultima retribuzione intera percepita prima di entrare:
• In congedo di maternità se il congedo parentale segue immediatamente il congedo di maternità;
• in congedo parentale quando questo viene fruito frazionatamente e quindi si situa in periodi non immediatamente successivi al congedo di maternità (circolare INPS n. 109/2000).

Entro quando


Viene retribuito un periodo complessivo, tra i genitori, di 6 mesi di congedo parentale (30% ultima retribuzione mensile intera) ai:

• genitori naturali fino al 3° anno di vita del bambino/a (*);
• genitori adottivi o affidatari fino al 6° anno di età (*);
• genitori adottivi o affidatari tra i 6 e i 12 anni di età (entro i 3 anni successivi all'ingresso in famiglia).
(*) il giorno del compleanno deve essere compreso

Inoltre l'indennità spetta a condizione che il reddito personale annuo del richiedente assoggettabile all'IRPEF sia inferiore a 2,5 volte limporto annuo del trattamento minimo INPS pari, per il 2002, a 12.762,35 euro:

• genitori naturali fino al 3° anno di vita del bambino/a, che abbiano già fruito dei 6 mesi complessivi di congedo retribuito per i genitori naturali dal 3° fino all'8° anno di età, per periodi eventualmente ancora non fruiti;
• genitori adottivi o affidatari quando il congedo prosegue oltre i 6 mesi tra i due genitori oppure per periodi fino a 6 mesi dopo il 3° anno di ingresso in famiglia.

Ai fini della determinazione del reddito:
• per i rapporti di lavoro a tempo parziale la soglia individuale di reddito non va riproporzionata e pertanto resta la medesima;
• da tale reddito sono esclusi il reddito per la casa di abitazione,TFR, arretrati a tassazione separata e la stessa indennità per congedo parentale.
• il reddito da considerare è quello presunto dell'anno in cui iniziala prestazione o parte di essa. Pertanto, per periodi a cavallo di due anni, va valutata l'opportunità di riprendere anche per un solo giorno il lavoro nel nuovo anno.

Riposi giornalieri

Sono regolarmente retribuiti dal datore di lavoro per conto dell'INPS.

Malattia del bambino


La disciplina legislativa non prevede alcuna copertura economica. I CCNL di settore e/o aziendali possono stabilire condizioni di migliore favore.

Part time

In base al principio di non discriminazione, le lavoratrici a tempo parziale hanno diritto a tutte le indennità previste indipendentemente dal tipo di lavoro parziale svolto: queste indennità sono erogate in proporzione all'orario ridotto della prestazione lavorativa.

Per il part time ciclico (rapporto che prevede periodi di lavoro alternati a periodi di non lavoro) :
• se il congedo di maternità inizia entro il periodo lavorativo o entro 60 giorni dall'ultimo giorno lavorato, l'indennità viene erogata per tutto il periodo di congedo, anche durante la fase non lavorativa;
• se il congedo di maternità inizia oltre il 60° giorno dall'ultimo giorno lavorato, l'indennità viene erogata solo per i giorni compresi durante le fasi lavorative e non compete durante le pause.
Se la lavoratrice/ore e il datore di lavoro concordano la trasformazione del rapporto di lavoro da tempo parziale a tempo pieno per un periodo in parte coincidente con quello del congedo di maternità/paternità, l'indennità da corrispondere viene calcolata sulla base della retribuzione più favore

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flo.81
00giovedì 16 ottobre 2008 14:11
insomma..... ho letto e riletto più volte tutte queste informazioni ma mi sa che ci vorrà un pò di tempo per capire bene fino in fondo tutti i miei diriti!!

cmq...ieri ho chiesto chiarimenti e spiegazioni al mio ginecologo: dunque essendo la data presunta del mio parto stabilita tra il 15-17 gennaio gennaio 2009 lavorerò fino a venerdì 14 novembre 2008 (ho ancora 4 settimane ragazze!!! [SM=g1569762] che fatica!!!)...poichè da lunedì 17 novembre , orami raggiunta la 30° settimana di gestazione, sarò ufficialmente in congedo per maternità!!!
il caos sta un pò nella compilazione e presentazione della richiesta di congedo....carte su carte sia per l'azienda che per l'INPS (quale sarà poi la mia sede di riferimento ancora non lo so!!!).va bè... ho ancora un mese di tempo per occuparmi anche di questo!!! il 12 novembre alla prossima visita di controllo il mio ginecologo finalmente mi compilerà e firmerà le carte necessarie!!! [SM=g1577518]
flo.81
00giovedì 30 ottobre 2008 12:14
notizia curiosa: la maternità nel mondo [SM=g1577512]

Il nostro tasso di natalità è tra i più bassi del mondo. È colpa dello Stato che non ci tutela a sufficienza durante la maternità o si tratta solo di una bella scusa? In Italia il periodo di maternità obbligatorio è di due mesi prima della data presunta del parto seguiti da altri tre dopo il parto, per un totale di cinque mesi con l’80 percento dello stipendio. A questi è possibile aggiungere un ulteriore periodo di astensione facoltativa di altri sei mesi. Un periodo troppo breve per decidere di diventare mamme? Così sembrerebbe visto che il tasso di natalità italiano è di 8,36 ogni 1000 abitanti, uno dei più bassi al mondo.
Ma nel resto del mondo come si comportano? Le mamme sono davvero più tutelate?


NON è TUTTO ORO CIò CHE LUCCICA!!! [SM=g1571740]

Scandinavia
Il tasso di natalità si attesta su 11 ogni 1000 abitanti e le cose ci andrebbero decisamente meglio. Se fossimo mamme norvegesi avremmo 11 mesi di maternità con paga al 100 percento più la possibilità di prendere un anno extra non retribuito. Ancora meglio ci andrebbe nella terra dei mobili Ikea, dove a una neo mamma spettano 16 mesi di maternità con l’80 percento dello stipendio. Probabilmente non ricorderemmo nemmeno più che lavoro facciamo.

Danimarca
I paesi nordeuropei si confermano i migliori in materia di tutela della maternità (e della paternità!). La legge danese prevede infatti 52 settimane totali con il 100 percento dello stipendio, di cui le prime 18 settimane della madre, seguite da 2 del padre, e le rimanenti da dividere tra i due genitori. Quanti uomini italiani sarebbero disponibili? Alzate le mani… Pochini.

Gran Bretagna
Gli inglesi si dimostrano generosi sul fronte delle settimane ma avari sull’indennità di maternità. Se fossimo mamme inglesi ci spetterebbero circa 10 mesi di maternità, di cui un mese e mezzo con il 90 percento dello stipendio e i restanti 8 e mezzo con soli 170 euro al mese. Meglio tornare al lavoro il prima possibile.


Australia

Ci andrebbe ancora peggio come mamme australiane. In questo caso il periodo di maternità facoltativo è di un anno intero, ma potremmo non ricevere nemmeno un centesimo. L’indennità di maternità dipende infatti dalla generosità del nostro datore di lavoro.

Tunisia
In quanto mamma tunisina ci spetterebbe il record negativo mondiale. Verrebbe davvero da pensare che lo Stato non voglia proprio che ci riproduciamo (o che non lavoriamo?). Soli 30 giorni di congedo di maternità con il 67 percento dello stipendio, poi ci si arrangia.

Stati Uniti
L’America, il Paese dove tutto è possibile, dove chiunque può diventare Presidente, anche una mamma. Sempre che non abbia troppo pretese. In quanto mamma a stelle e strisce ci spetta infatti un mese e mezzo di congedo di maternità non pagato. Già, soltanto 6 misere settimane a zero centesimi, a meno che il nostro datore di lavoro non si dimostri generoso. In queste condizioni il tasso di natalità sarà pressoché nullo? No, nonostante una situazione per nulla rosea, le mamme americane fanno ancora molti figli e infatti il loro tasso è quasi il doppio del nostro, con 14 su 1000 abitanti.

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