Da tenersi la pancia dalle risate quando Benigni sul palco del festival di San Remo se n'è uscito dicendo a Mina che doveva farsi vedere e nn mandare filmati come Bin Laden...:"Mina devi farti vedere - ha detto Benigni - Da quando non si è fatta più vedere è diventata un mito. Silvio mi è venuta un'idea? Ti propongo di diventare un mito...te devi sparire. Vai anche più lontano della Svizzera; più lontano vai e più mito sei. Ogni tanto magari puoi mandare una canzone scritta con Apicella". "Un mito come Dio che non si vede. Potrebbero fare le scritte sull'autobus, come quella bischerata a Genova. Potrebbe essere: "Berlusconi non c'è, godetevi la vita!!" ha aggiunto l'attore...
L'altro bersaglio del suo monologo è stata Iva Zanicchi e la sua "Ti voglio senza amore". "Iva canta "fammi quello che ti pare, non finire presto". Sono rimasto malissimo. E' come dire "trombami"" ha detto Benigni, che spera di non vedere Orietta Berti tra le conigliette di Playboy...ma la vera stendig ovation c'è stata alla fine del discorso quando messe da parte le battute, Benigni si fa serio e tocca il tema dell'omosessualità. "E' una storia che va avanti da millenni. L'omosessualità non è un peccato. Di peccato c'è solo la stupidità. E' una cosa assurda e ridicola che molti omosessuali siano stati uccisi nei campi di concentramento solo perché amavano un'altra persona" ha detto Benigni, che poi ha letto una lettera di Oscar Wilde indirizzata al suo fidanzato e scritta durante la prigionia proprio per il reato di sodomia.
Che dire?
...ma una volta non era il festival della canzone?