Moritz Leuenberger (CF Elvetico) ha presentato oggi a New York il meccanismo elaborato dalla Svizzera per finanziare a livello mondiale misure in favore del clima. Le proposte elvetiche sono state esposte ai ministri di Gran Bretagna, Olanda e Bangladesh nel corso di un forum sull'argomento tenutosi a margine della 63esima Assemblea generale dell'Onu, alla quale il consigliere federale non partecipa.
Il progetto svizzero, approvato dal Consiglio federale lo scorso luglio, sarà esaminato entro la fine del 2008 nell'ambito dei negoziati sul futuro regime climatico internazionale. In una conferenza stampa prima di tornare in Svizzera, Leuenberger ha detto di avere suscitato interesse fra i colleghi ministri. La Svizzera non chiede peraltro che il progetto sia accolto tale e quale: può essere combinato con altri. Anche le idee avanzate dalla Norvegia si possono combinare con quelle elvetiche. L'importante è di consolidare una posizione europea sulla protezione del clima in vista del vertice sulla questione in programma a Copenaghen a fine 2009.
Il meccanismo di finanziamento elvetico mira a garantire che i paesi più poveri possano finanziare misure di prevenzione e di adattamento nazionale per far fronte ai mutamenti climatici. Berna propone che ogni paese paghi un contributo in rapporto alle sue emissioni di anidride carbonica (CO2). Esso sarebbe più o meno ingente a seconda del grado di sviluppo. Il modello proposto permetterebbe di raccogliere 48,5 miliardi di dollari all'anno, secondo il DATEC. La Banca mondiale stima dal canto suo che le misure di adattamento ai mutamenti climatici costeranno tra i 10 e i 40 miliardi all'anno.
Il progetto esposto da Leuenberger prevede che una parte degli introiti della tassa rimanga nei singoli paesi per finanziare misure climatiche nazionali. Il resto sarebbe destinato a un "fondo di adattamento" mondiale, esclusivamente destinato ai paesi meno sviluppati. I paesi ricchi verserebbero a questo fondo una parte maggiore di tassa rispetto ai paesi poveri.
Il piano Leuenberger ammette che ogni paese disponga di una quantità di emissioni esente da tassa, fissata a 1,5 tonnellate di CO2 per abitante. La cifra corrisponde alla soglia di emissioni che non dovrebbe essere superata a livello mondiale entro la fine del secolo, al fine di evitare un pericoloso deterioramento del sistema climatico.
Fonte:
Bluewin info
Speriamo ci riflettano! come sappiamo i paesi più ricchi sono anche i più tirchi! e per far funzionare questo sistema devono aderire tutti!!
Cerchino di fare qualcosa per questo pianeta, è l'unico che abbiamo dopotutto!