lo strano quotidiano in Italia in una domenica di fine agosto
(articolo tratto da tiscalinotizie.it di G. Mughini)
E' successo che domenica mattina 31 agosto l'Italia, intesa come territorio e società civile, è stata aggredita e invasa da un distaccamento di forze straniere. E che abbia alzato bandiera bianca innanzi alla loro forza e alla loro minaccia. No, non erano rumeni, voglio dire teppagli proveniente dalla Romania. Né musulmani, né zingari, né libici inviati da un Gheddafi ancora inappagato dagli accordi con Silvio Berlusconi.
No. Era alcune centinaia di delinquenti napoletani, e nell'usare questo aggettivo so di star offendendo i milioni di cittadini campani che sono delle brave persone e che vivono nel rispetto della legge e delle leggi. Erano comunque forze estranee all'Italia, ai suoi valori, alle leggi che reggono la nostra seppure imperfetta convivenza. Travestiti da ultras del calcio, erano dei delinquenti che miravano a sopraffare e a intimorire. Con la forza l'hanno avuta vinta. Hanno ottenuto che cittadini italiani che erano montati su un treno diretto da Napoli a Torino, un treno per il quale avevano ovviamente pagato il biglietto, ne scendessero a cedere loro il posto. Che scendesse dal treno una madre che doveva accompagnare una figlia a un ospedale di Genova, altri che dovevano tornare a casa pur di riprendere il lavoro l'indomani.
Loro ovviamente, i delinquenti dico, delinquenti di cui conosciamo i volti a uno a uno perché ci sono le foto che li hanno ritratti, il biglietto non lo hanno pagato. Ma sono partiti lo stesso. Né c'erano commandos delle forze italiane, non il nostro esercito, a contrastare una tale aggressione, una tale barbarie. I delinquenti hanno poi provocato 500mila euro di danni alle nostra ferrovie già talmente disastrate. Hanno rotto e scassato tutto quel che potevano. Giunti a Roma, si sono poi fatti trasferire a gratis fino allo stadio dov'era in corso Roma-Napoli e lì hanno cercato di danneggiare ulteriormente, armati com'erano taluni di loro di mazze e martelli. Sono poi tornati indietro in treno sino a Napoli, sempre a gratis, accompagnati se non proprio riveriti, e dai giornali del lunedì risulta che solo tre di loro siano andato a marcire in quelle patrie galere che costituiscono l'unico sito atto ad accoglierli.
Pazzesco. L'Italia civile che si arrende e alza bandiera bianca a un gruppo di energumeni impazziti. Che avreste detto se fossero stati altrettanti rumeni a fare un tale scempio? E dov'era l'esercito che - sacrosantemente - è stato messo a pattugliare le strade delle città moderne e insicure? E chi pagherà i 500mila euro? Possibile che l'Italia sia ridotta a tal punto? E a meno che non leggerò sui giornali di martedì che ne hanno ammanettati a caterve.